L’arte è un’astrazione

L’arte è un’astrazione
L'ARTE E' UN'ASTRAZIONE:spremetela dalla natura sognando di fronte ad essa e preoccupatevi più della creazione che del risultato. (Paul Gauguin)

sabato 16 aprile 2011

To Do6_ IL BANG...CUBI-K


Attraverso lo studio di parallelepipedi (piani paralleli), di cui quello regolare è il CUBO nasce il Bang.
Non si vuole pensare alla regolarita', ma alla STRATIFICAZIONE e CONTINUITA' che si ha utilizzando questi "moduli" di varie dimensioni che possono subire deformazioni, nel momento in cui il progetto lo necessiti.
La geometria tenta di fare da guida, ma se subentra insieme alla terza dimensione l'idea di INFINITO, essa non è più elemento ordinatore, ma diventa un qualcosa che deve essere connesso ad altre sensazioni dettate dalla stratificazione, dalla frammentazione e dalla continuità.
Il CUBO DI RUBIK, o cubo magico  è un celebre rompicapo (in particolare un twisty puzzle) inventato dal professore di architettura e scultore ungherese Ernő Rubik nel 1974. Chiamato originariamente Magic Cube (Cubo magico) dal suo inventore, il rompicapo fu rinominato in Rubik's Cube (Cubo di Rubik) dalla Ideal Toys nel 1980. Viene per l'appunto chiamato Twisty puzzle ed immaginarlo come insieme di parallelepipedi, in questo caso regolari non è difficile. In questo "gioco" si nota la stratificazione, come se fossero più piani uno sopra l'altro il quale io solo posso combinarli a mio piacimento. Stratificazione e continuità intese come voglia di continuare verso l'infinito, di conoscere e creare nuovi mondi. Sensazioni suscitate dalla regolarità che volendo si contrappongono all'irregolarita' del pensiero di poter raggiungere l'INFINITO.

sovrapposizione di parallelepipedi, soluzione anticonformista?!

regolarità contrapposta a irregolarità verso l'infinito.

parallelepipedo, sguardo all'infinito.

inusuale composizione di parallelepipedi.

To Do6_ da "Architettura e Modernità"_ STUDIO DI UN OPERA

IL MONDO DECOSTRUITO
La parola "decostruzione"  spesso contrapposta al post-moderno, sta ad indicare de-costruire ciò che è costruito.    La nascita del fenomeno è avvenuta con una mostra organizzata a NEW YORK nel 1988 da Philip Johnson, nella quale per la prima volta appare il nome di questa nuova tendenza architettonica, che fu definita "DECONSTRUCTIVIST ARCHITECTURE”. Alla mostra di New York furono esposti progetti di Frank o. Ghery, Daniel Libeskind, Rem Koolhaas, Peter Eisenman, Zaha Hadid, Bernard Tschumi e del gruppo Coop Himmelb(l)au.
Si tratta di un' architettura in cui viene estrapolata la geometria euclidea, una NON ARCHITETTURA, quindi, che si avvolgeva e svolgeva su se stessa. E' il CAOS che diventa principale ordinatore. Il tutto è costruito da frammenti, tagli, assimetrie...






















LINEE E FRECCE. IL LAVORO DI DANIEL LIBESKIND


_MUSEO EBRAIC0, Berlino 1989.99.
Berlino in questi anni ha vissuto un periodo al quanto travagliato, difficile, tanto da definirla come luogo e non luogo del mondo. Daniel Libeskind nasce in Polonia, dove studia e si dedica alla musica. Nel 1960, riesce a vincere una borsa di studio messa in palio dall' American-Israel Cultural Foundation Fellowship che gli permette il trasferimento negli Stati Uniti, nell'amata New York che sognava da bambino. Si affianca ad un grande maestro come Peter Eisenman, che lo spinge a continuare i sui studi.
Una delle sue opere più famose è il Museo Ebraico a Berlino, qui Libeskind si dimostra un vero e proprio sperimentatore, attraverso disegni astratti e spartiture musicali, che per lui sono importanti in quanto lavorano sulla LINEA SPEZZATA. E cioè sulla capacità di rompere, estendersi, di non racchiudersi nei "piani". la linea si muove nello spazio schizzando, lacerando, zigzagando in uno spazio nuovo.
Tutto il gioco di linee va a creare MICROMONDI è un sistema di STRATI, in cui il layer per Libeskind assume significato importante, esalta il travaglio del mondo.

L'edificio che ospita il museo si distingue notevolmente dalla tipologia solita dei musei: non risponde a nessuna criterio di funzionalità poiché la linea guida seguita per la realizzazione del progetto è stata quella di raccontare la storia degli ebrei, in particolare degli ebrei in Germania. L'edificio stesso può essere considerato un'opera d'arte, poiché mescola architettura e scultura.
Libeskind ha battezzato il suo progetto BETWEEN THE LINES (tra le linee) e nei punti in cui le due linee si intersecano si formano zone vuote, o voids, che attraversano l’intero museo.
L'edificio visto dall'alto ha la forma di una LINEA A ZIG-ZAG e per questa ragione è stato soprannominato blitz, che in tedesco significa fulmine. La forma dell'edificio ricorda una stella di david decomposta e destrutturata. L'edificio è interamente ricoperto da lastre di zinco e le facciate sono attraversate da finestre molto sottili e allungate, più simili a squarci o ferite che a vere e proprie finestre, disposte in modo casuale. E' un simbolismo quello di Libeskind che entra dentro le stesse fibre del fare architettura e che si appropria profondamente della costruzione e dello spazio.





IL BANG DI LIBESKIND





martedì 12 aprile 2011

_Eisenman SPACE "LA CITTA' CULTURALE"_Libeskind UN MONDO A 360°

_Idea programma _IL CAFFE' LETTERARIO_

L'idea è quella di trasformare l’area del quartiere Appio Latino in “Città Culturale” dove troveranno posto funzioni miste di cultura, svago ed enogastronomia, contribuirà a consolidare la tendenza del quartiere Appio Latino a divenire un polo di attrazione di cultura e divertimento sempre più propositivo.

In questa ottica si integra il Caffè Letterario, inteso come spazio interculturale, nato dall’idea di coniugare una libreria a tematiche specifiche con un caffè, pensato non solo come spazio di ritrovo/relax, tipico di certe attività strutturate, ma anche come “luogo culturale” in cui dare vita a focolai di scambio di idee. Una forma di comunicazione ibrida che consenta di integrare un servizio commerciale con attività culturali in cui chi produce arte e cultura possa essere a contatto diretto non solo con chi la fruisce, ma soprattutto con chi la distribuisce.

Il Caffè Letterario, è uno spazio polifunzionale in cui le attività commerciali e culturali convivono, intersecandosi ed influenzandosi.
La libreria, oltre la vendita, offre l’opportunità di consultare libri in appositi spazi riservati alla lettura.
Il caffè, può essere bar, sala da tè, ristorante o lounge bar a seconda dell’ora del giorno. 
Specifiche aree sono preposte per l’esposizione di arredamenti di design contemporaneo che possono essere acquistati, compresi gli altri arredi che vengono utilizzati dal bar e dalla libreria.
La saletta video, destinata a mutare a seconda della funzione che deve assolvere, sono destinati agli eventi prodotti dal caffè che trattano di letteratura, design, arti visive, cinema, musica e moda.

Il Caffè Letterario, attraverso la collaborazione con vari showroom nella città di Roma si interesserà alle evoluzioni del design promuovendo spesso collaborazioni dirette con le industrie di settore e col mondo accademico della facoltà di architettura, proporrà le novità del design contemporaneo esponendo opere di giovani architetti accanto a quelle più note dei grandi maestri del novecento che ormai fanno parte della storia dell’arredamento. 

Tutti gli spazi del caffè, oltre quelli specifici per l’esposizione 
- dalla libreria, al bar, ai luoghi di aggregazione per lo svago - saranno arredati con elementi di design che possono essere fruiti, giudicati ed eventualmente acquistati.

Gli spazi, quindi si propongono in una veste in continua mutazione in cui ogni elemento è destinato a mostrarsi fino a che uno nuovo non ne prenderà il posto.

Gli eventi che si svolgeranno all’interno del caffè nella sezione del design, approfondiranno di volta in volta temi, tecnologie e novità mettendo in comunicazione diretta designers, industrie di produzione, teorici accademici e fruitori.



sabato 9 aprile 2011

_Urban Voids

L' area di forma regolare è situata su un lotto di terreno rialzato in maniera irregolare ed è circondata su tutti i lati da strade. Oggi l'area funge da parco attrezzato solo in parte, ma per il resto è in stato di degrado e abbandono. Le idee di riqualificazione del verde di sicuro non mancheranno soprattutto per valorizzare la mixite' funzionale. 
Dunque l'intervento in quest'area deve essere in grado di far emergere l'importanza di questo "spazio vuoto".



giovedì 7 aprile 2011

To Do4_ "COMPAGNI DI STRADA"


To Do3_ ricognizione area: IL SOPRALUOGO


Durante la visita all'area, mentre fotografavo, una coppia di anziani mi si è avvicinata e l'uomo, provato dalla stanchezza nel sorreggere la moglie durante la discesa (dall'area) mi esclama: <"Facciamo tutto prato??">...a questa domanda non ho potuto rispondere subito, ma devo dire che questa espressione mi ha fatto pensare molto, tant'è che ho cominciato a ragionare mettendomi nei panni dei giovani e degli anziani, ovvero di coloro che hanno bisogno di incontri e interscambi. L'area, forse per la bella giornata è apparsa molto verde nel contesto e ben inserita nell'edilizia circostante.













lunedì 4 aprile 2011

To Do2_ ricognizione macroarea: LA SCELTA

LA MIA AREA_ urban project.A


I progetti in questa macro area sono localizzati dentro le maglie costruite ad alta densità del quartiere Appio latino e si presentano come veri e proprio "buchi" della città. Inoltre, il settore presenta un confine di grande importanza lungo la grande risorsa archeologica e ambientale del parco dell'Appia. Per gli Urbanvoids individuati in questo settore si propongono progetti che abbiano la capacità di intensificare gli usi della città contemporanea iniettandovi programmi misti attenti alle esigenze di innovazione e mutazione della società dell'Informazione. Nell'area triangolare lungo la via Appia, vera porta di entrata allla città, si progetta un luogo che tratta anche di cinema e spettacolo, o per lo studio dei sistemi vulcanici dei colli Albani; nella zona di via Cessati spiriti nuove hotel per giovani o spazio per un intelligente uso del tempo libero; più a nord una rivisitazione dell'arte urbana e dei servizi sociali e culturali legati ad un concetto in evoluzione di oratorio. Tra le proposte più complesse si prevede un progetto di Hotel per giovani turisti e un mercato rionale di nuova concezione basato sulla tecnologia alla spina.

prima scelta_
area 2


Questa è una delle micro aree urbane localizzate nel settore sud est di Roma (tra il parco della Caffarella ad ovest e il parco di centocelle ad est). L’intera area di progetto - corrispondente al quartiere Appio Latino - ha le dimensioni di una città di medie dimensioni (circa 800mila abitanti)
UrbanVoids è un progetto collaborativo offerto alla città di Roma e ai suoi abitanti dalla Università degli Studi La Sapienza Facoltà Ludovico Quaroni dal Laboratorio IVd del prof. Antonino Saggio (i nomi degli altri docenti, assistenti e dei circa sessanta studenti possono essere visti alla home page del corso >>, che contiene anche ulteriore materiale didattico). Lo scopo del lavoro è attivare azioni progettuali “dal basso” che abbiano interesse sia dal punto di vista del programma sociale che da quello della sostenibilità ambientale. L’uso di molte tecnologie web 2.o (google map, blog, sketch up, facebook ect.) sono adoperate per elaborare processi attivi di progettazione.

seconda scelta_
area 8


Questa è una delle micro aree urbane localizzate nel settore sud est di Roma (tra il parco della Caffarella ad ovest e il parco di centocelle ad est). L’intera area di progetto - corrispondente al quartiere Appio Latino - ha le dimensioni di una città di medie dimensioni (circa 800mila abitanti)
UrbanVoids è un progetto collaborativo offerto alla città di Roma e ai suoi abitanti dalla Università degli Studi La Sapienza Facoltà Ludovico Quaroni dal Laboratorio IVd del prof. Antonino Saggio (i nomi degli altri docenti, assistenti e dei circa sessanta studenti possono essere visti alla home page del corso >>, che contiene anche ulteriore materiale didattico). Lo scopo del lavoro è attivare azioni progettuali “dal basso” che abbiano interesse sia dal punto di vista del programma sociale che da quello della sostenibilità ambientale. L’uso di molte tecnologie web 2.o (google map, blog, sketch up, facebook ect.) sono adoperate per elaborare processi attivi di progettazione.

terza scelta_
area 38



Questa è una delle micro aree urbane localizzate nel settore sud est di Roma (tra il parco della Caffarella ad ovest e il parco di centocelle ad est). L’intera area di progetto - corrispondente al quartiere Appio Latino - ha le dimensioni di una città di medie dimensioni (circa 800mila abitanti)
UrbanVoids è un progetto collaborativo offerto alla città di Roma e ai suoi abitanti dalla Università degli Studi La Sapienza Facoltà Ludovico Quaroni dal Laboratorio IVd del prof. Antonino Saggio (i nomi degli altri docenti, assistenti e dei circa sessanta studenti possono essere visti alla home page del corso, che contiene anche ulteriore materiale didattico). Lo scopo del lavoro è attivare azioni progettuali “dal basso” che abbiano interesse sia dal punto di vista del programma sociale che da quello della sostenibilità ambientale. L’uso di molte tecnologie web 2.o (google map, blog, sketch up, facebook ect.) sono adoperate per elaborare processi attivi di progettazione.

To Do1_ extempore: SCUOLA MATERNA


      Il progetto parte, comunque, da un’insita ragione di “voglia di gioco” e allo stesso tempo di “determinazione”  e “disciplina”, date dalla rigidezza della forma dell’edificio stesso.




      La natura, inoltre sara’ protagonista nella vita quotidiana dei bambini, per portarli ad una sana e giusta educazione ambientale , fin da piccoli.